LM
Cosa: Da piante che hanno in media oltre 30 anni
Perché: Per il suo gusto piacevolmente rotondo e morbido
Perfetto con: Primi piatti speziati della cucina laziale, abbacchio e formaggi
LM
Cosa: Da piante che hanno in media oltre 30 anni
Perché: Per il suo gusto piacevolmente rotondo e morbido
Perfetto con: Primi piatti speziati della cucina laziale, abbacchio e formaggi
Italia
Castel de Paolis, Via Val de Paolis snc, 00046 Grottaferrata ( Roma)
Non puoi pensare al Lazio e non volare con la mente al più iconico dei suoi vini, il Frascati, in questo caso in una versione Superiore, DOCG. Lo propone Castel de Paolis, una delle realtà storiche del territorio, che dal 1994 lo propone ai suoi tanti appassionati. Malvasia del Lazio, Trebbiano Giallo, Bombino e Bellone sono gli ingredienti del blend in questo caso. Uve raccolte nei vigneti aziendali che si trovano in area collinare, a circa 250 metri sul livello del mare. Qui il terreno è di origine vulcanica, con piante che hanno in media oltre 30 anni. Il processo di vinificazione si svolge in vasche di acciaio a temperatura controllata, come anche la fase di affinamento pre-imbottigliamento. Giallo dorato, al naso rivela un intenso carattere fruttato e minerale, di notevole persistenza. Poi frutta esotica e a pasta bianca. In bocca si dimostra piacevolmente rotondo e morbido, sapido e caratterizzato da un bel corpo. Lunga la persistenza aromatica, rende questo bianco del territorio un compagno ideale per primi piatti speziati della cucina laziale. Piacevole è anche l'accostamento con l'abbacchio e i formaggi.
I Castelli Romani, e in particolare l'area di Grottaferrata, con i suoi 270 metri sul livello del mare, la giusta distanza dalla costa del Mar Tirreno e il terreno vulcanico, uniti a un clima tra i più miti e piacevoli d’Italia, costituiscono condizioni ideali per la produzione di vini di qualità. Ne sono certi i membri della famiglia Santarelli che, dai primi anni settanta, per pura passione e amore del territorio, iniziarono ad acquistare piccoli appezzamenti di terreno, quasi interamente piantati a vigneto. Fino alla metà degli anni ottanta, però, le uve prodotte venivano conferite alle locali cantine sociali. Poi, nel 1985, grazie all'incontro tra Giulio Santarelli e il Professor Attilio Scienza, venne presa la decisione di dar vita a una nuova azienda vinicola denominata Castel De Paolis, per realizzare grandi vini del territorio. Il nome deriva da un antico castello di epoca medievale che a sua volta sorge su rovine di epoca Romana. Ancora oggi la cantina dell’azienda sfrutta la preziosa “Cisterna Romana”, nella quale riposano le barrique con i grandi rossi da invecchiamento.
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