Cosa: Strutturato e speziato
Perché: Perché è la giusta via di mezzo tra il Valpolicella e l'Amarone
Perfetto con: Una cena importante a base di ragù o carni saporite
Cosa: Strutturato e speziato
Perché: Perché è la giusta via di mezzo tra il Valpolicella e l'Amarone
Perfetto con: Una cena importante a base di ragù o carni saporite
Italia
Imbottigliato all'origine dalla Azienda Agricola Stefano Accordini, Località Camparol 10, Fumane (VR)
Se l'Amarone è il "biglietto da visita" della Valpolicella, il Ripasso ne è il motore, il vino che più di tutti racconta il genio e l’ingegno di questa terra. E il Valpolicella Classico Superiore Ripasso DOC Acinatico di Stefano Accordini ne è l'esempio perfetto. Un rosso che unisce la freschezza del Valpolicella alla profondità dell’Amarone, senza farsi mancare nulla. Il termine "Ripasso" fa riferimento a una tecnica di vinificazione tipica della Valpolicella. Il Valpolicella base, dopo la sua prima fermentazione, viene "ripassato" – da qui il nome – sulle vinacce ancora intrise del prezioso mosto fermentato dell'Amarone. Questo contatto dura alcuni giorni e innesca una seconda, lenta fermentazione. È un processo che arricchisce il vino di colore, struttura, tannini e, soprattutto, di complessità aromatica, rendendolo più robusto e alcolico del Valpolicella Classico. Nel calice il Ripasso di Accordini si presenta di un bel colore rosso rubino intenso, con riflessi che tendono al granato con l'invecchiamento. Al naso i profumi tipici del Valpolicella, ciliegia e lampone, si fondono con le note più mature e speziate ereditate dalle vinacce dell'Amarone. Sentori di frutta cotta, uva passa, tabacco e una nota di delicata vaniglia. In bocca è "giustamente" la perfetta via di mezzo tra il Valpolicella e l'Amarone. E' caldo, strutturato e morbido, con un corpo pieno che avvolge il palato. Il finale, lungo e gradevolmente speziato, invoglia immediatamente al sorso successivo. Superiore in tutti i sensi. Sulla tavola è perfetto con primi piatti saporiti, con sughi di carne, carni rosse e arrosti e formaggi di media e lunga stagionatura.
C'è un'azienda in Valpolicella che può definirsi la più alta della zona Classica. Si tratta di Stefano Accordini, situata a Cavalo di Fumane, ben 550 metri di altitudine. Questa, però, non è solo una curiosità geografica; è la vera chiave di volta della loro filosofia. L'origine dell'azienda risale ai primi anni del Novecento, quando Gaetano Accordini iniziò a produrre vino. Il vero salto, però, è arrivato con le generazioni successive, che hanno deciso di puntare tutto sulla zona collinare e montana. Oggi, l'azienda possiede circa 25 ettari di vigneti in un'area dove il terreno è calcareo e sassoso, unito a un microclima unico. Qui si può parlare di viticoltura eroica, con i terreni terrazzati grazie a tipici muretti a secco chiamati "marogne". L'altitudine regala alle uve un'escursione termica notevole, che si traduce in maturazioni più lente e graduali che preservano l'acidità e, soprattutto, i profumi più delicati e complessi delle uve autoctone, come la Corvina e la Rondinella. A guidare l'azienda oggi c'è una nuova generazione, rappresentata da Giacomo, Paolo e Marco Accordini, che continua l'opera di Stefano, con una forte spinta verso l'innovazione. La loro filosofia si basa su due pilastri: l'eccellenza in alta Valpolicella e un impegno concreto per l'ecosostenibilità. L'intera azienda, infatti, lavora in regime biologico, con l'obiettivo di azzerare le contaminazioni, grazie anche alla posizione isolata, e la nuova cantina, inaugurata nel 2011, pensata per minimizzare l'impatto ambientale.
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