Cosa: Meravigliosa bollicina super secca
Perché: Per la sua freschezza e l'equilibrio
Perfetto con: Frutti di mare, tartare di tonno
Cosa: Meravigliosa bollicina super secca
Perché: Per la sua freschezza e l'equilibrio
Perfetto con: Frutti di mare, tartare di tonno
Prodotto da Champagne Laurent-Perrier - Tours-Sur-Marne - Francia
Prodotto in Francia
In pochi lo sanno. Ma ai suoi albori, lo Champagne non era secco come lo conosciamo oggi. Era, al contrario, un magnifico vino dolce ed effervescente, nel quale i dosaggi, ossia lo zucchero aggiunto, erano decisamente generosi. Del resto lo zucchero aveva il vantaggio di rendere più gradevole ogni bevanda, nascondendo eventuali difetti o imperfezioni stilistiche. Il merito di aver cambiato direzione spetta proprio a Maison Perrier-Jouët che verso il 1840 riduce drasticamente il dosaggio delle sue cuvée per soddisfare la richiesta del mercato inglese. Da qui nasce la Cuvée Grand Brut che ancora oggi incarna perfettamente lo stile della Maison. Chardonnay al 20%, Pinot Nero e Pinot Meunier al 40%, le uve utilizzate per questa Cuvée vengono selezionate nei diversi Cru a seconda dell’annata. Per aggiungere complessità alla vino finale, inoltre, viene anche aggiunta una percentuale che varia dal 12% al 20% di vini di riserva, provenienti dalle annate precedenti. La lunga maturazione sui lieviti, infine, nel caso del Grand Brut si protae per almeno 3 anni. Il risultato è uno Champagne fresco ed equilibrato. Una meravigliosa bollicina super secca, di grande persistenza. Da stappare in un’occasione elegante, questo Champagne è ideale con i frutti di mare o una sfiziosa tartare di tonno.
Appartiene alla élite delle Maison della Champagne. Perrier-Jouët, fondata nel 1811, è una delle Maison più iconiche della regione. I suoi vigneti si estendono dalla Côte des Blancs, a Reims e fino alla Vallée de la Marne. Comprendono, come è giusto che sia, i tre classici vitigni della regione, dal Pinot Nero al Meunier, ma soprattutto lo Chardonnay che nella produzione di Perrier-Jouët ricopre un ruolo importantissimo, in quasi tutte le cuvée. Altra particolarità della Maison riguarda la figura dello Chef de Cave che, in oltre duecento anni di storia, ne ha visto avvicendarsi “solo” otto. Hervé Deschamps, per esempio, alla guida della cantina dal 1993, prima di diventare “di ruolo” ha subito un praticantato di ben 10 anni, affiancando il suo predecessore. Nell’ottobre 2020, dopo quasi 30 vendemmie, Deschamps ha infine passato il testimone a Séverine Frerson, prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia della Maison. Del resto per svolgere al meglio questo difficile compito, lo (o la) Chef de Cave non deve solo essere un grande tecnico ma deve anche conoscere perfettamente tutti i cru, le uve e gli assemblaggi, per riuscire a dar vita, anno dopo anno, a vini caratterizzati da una cifra stilistica ben riconoscibile.
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