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Cosa: Ampio, gentile ma intenso
Perché: Per chi non ha fretta e sa aspettare l'occasione giusta
Perfetto con: Da meditazione, carni rosse con lunghe cotture
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Cosa: Ampio, gentile ma intenso
Perché: Per chi non ha fretta e sa aspettare l'occasione giusta
Perfetto con: Da meditazione, carni rosse con lunghe cotture
italia
Fontanafredda
Rose, forest berry, dark spice and crushed mint aromas shape the nose on this fragrant red. The fullbodied, delicious palate features juicy Marasca cherry, strawberry compote and star anise alongside youthfully tight, finegrained tannins. It closes on a white pepper note. It's elegant but still young, so give it a few more years to fully integrate and develop. Drink 2025–2032. KERIN O’KEEFE
L'annata 2017, in Barolo, sarà ricordata soprattutto per la gelata di fine primavera che ha fatto tremare i vignaioli, per le condizioni meteo un po' estreme, con un'estate calda, ma per fortuna caratterizzata da notti fresche, e una giusta quantità di pioggia a inizio settembre che ha permesso la perfetta maturazione del Nebbiolo. I vini? Semplicemente indimenticabili. valutati con il massimo dei punteggi dagli esperti del settore. Barolo ricchi, anche in termini di colore, con un'ottima concentrazione tannica e un perfetto equilibrio complessivo. Quello che proponiamo qui, Vigna La Rosa 2017 di Fontanafredda, ne è un bel esempio. Buono oggi ma capace di evolvere bene in cantina per un'eternità, questo Barolo DOCG andrebbe sempre acquistato in più unità. Una bottiglia potremo aprirla subito. Le altre, invece, dovrebbero rimanere gelosamente custodite in cantina in attesa delle occasioni giuste. Maturato in botti di rovere di media capacità per circa 24 mesi, prima di essere imbottigliato per un ulteriore affinamento in vetro di 12 mesi, questo Barolo si presenta oggi di un bel colore rosso rubino con riflessi granati. Il profumo è ampio, gentile ma intenso. Si distinguono con facilità sentori di rosa appassita, viola, tabacco, sottobosco e leggera vaniglia. In bocca, poi, la trama dei tannini è fitta e densa. L’ingresso è morbido, quasi vellutato, per poi esplodere in una sensazione di frutta ben bilanciata dalla freschezza acida. Il retrogusto è molto lungo ed è ricco di sapidità. Perfetto vino da Meditazione, magari accostato a un dolce al cioccolato, è un Barolo perfetto anche a tutto pasto. L'importante è che il menù sia quello giusto. A base di carni rosse, con lunghe cotture.
Fondata dal primo Re d’Italia nel 1858. Basterebbe questa scritta che campeggia sul sito di Fontanafredda per dare il senso a un’azienda che definire “storica” è quasi riduttivo. Fontanafredda nasce da una storia d’amore. Venne infatti donata da Vittorio Emanuele II alla sua amata Rosa Vercellana, la celebre “bella Rosina”. Al di là di questo gossip ante litteram, però, Fontanafredda rappresenta da sempre un punto di riferimento per la viticoltura regionale e italiana in genere. Appartengono a questa cantina, infatti, molti primati curiosi. La prima vigna a Barolo venne acquistata nel 1866 e al 1870 risale la prima vinificazione. Nel 1886 i Barolo di Fontanafredda giungono in America e nel 1887 vengono realizzate le prime vasche in cemento d’Europa. Risale infine al 1959 la produzione del primo spumante metodo classico, precursore dell’Alta Langa DOCG. L’ultimo passaggio che indichiamo della gloriosa storia di questa cantina, dopo la sua acquisizione da parte di Oscar Farinetti e Luca Baffigo, è nel 2018. Da quell’anno l’azienda produce vini Biologici certificati. Oggi Fontanafredda, che esporta in oltre 60 paesi nel mondo, può contare su un complesso di 120 ettari vitati. E nelle sue cantine riposano oltre 2,5 milioni di bottiglie di Barolo in attesa di essere messe sul mercato. Lunga vita a… Fontanafredda!
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