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Cosa: Da vigne di oltre 30 anni di età
Perché: Per gli intriganti toni balsamici
Perfetto con: Piatti della tradizione pugliese. Cavatelli con ragù di agnello, braciole al sugo e salsiccia al forno con pomodorini
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Cosa: Da vigne di oltre 30 anni di età
Perché: Per gli intriganti toni balsamici
Perfetto con: Piatti della tradizione pugliese. Cavatelli con ragù di agnello, braciole al sugo e salsiccia al forno con pomodorini
Italia
Cantina di Ruvo di Puglia soc. coop. agr.., Viale Madonna delle Grazie, 4, 70037 Ruvo di Puglia (BA)
Con questo Castel del Monte Riserva DOCG Augustale, CRIFO porta nella nostra cantina e sulle nostre tavole tutto il meglio della tradizione vitivinicola pugliese. Prodotto con uve Nero di Troia in purezza, vitigno storico e simbolo del territorio, questo importante rosso vino nasce sulle colline calcaree dell'Alta Murgia, a est di Ruvo di Puglia. Un'area rinomata per la sua vocazione alla viticoltura di alta qualità. Le viti, allevate a cordone speronato con una densità di 4.000 ceppi per ettaro, hanno oltre 30 anni di età. Dunque producono pochi grappoli... ma di altissima qualità. Dopo la raccolta manuale, le uve vengono immediatamente portate in cantina per una selezione meticolosa dei grappoli. La macerazione prefermentativa a bassa temperatura esalta i profumi primari del vitigno ed è seguita dalla fermentazione alcolica in acciaio che dura tra i 10 e i 15 giorni. Segue una pressatura soffice e la fermentazione malolattica, svolta sempre in acciaio, per ammorbidire il vino e ridurne l'acidità. Il successivo affinamento è un processo lungo e articolato. Per 12 mesi il vino riposa in legno, diviso tra barrique di secondo passaggio e grandi botti da 80 ettolitri. Questo passaggio lo arricchisce di note boisé, aumentandone la complessità e la piacevolezza. Infine è previsto un ulteriore affinamento di 6 mesi in bottiglia per permettere al vino di raggiungere un equilibrio perfetto prima di essere commercializzato. Colore rosso rubino profondo, quasi impenetrabile, il colore anticipa la sua complessità. Al naso rivela quindi un bouquet ricco e variegato, con note di rose rosse, pot-pourri e frutta sotto spirito che si mescolano armoniosamente con sentori speziati di chiodi di garofano, cannella e china, e toni balsamici di mentolo e tabacco aromatico. In bocca è caldo e strutturato, con tannini vellutati e una piacevole freschezza a bilanciare il tutto. Il finale è lungo e persistente, con note tostate e balsamiche che invitano a un altro sorso. Per quanto riguarda gli abbinamenti gastronomici, questo Castel del Monte Riserva si esprime al meglio con piatti ricchi e strutturati, tipici della tradizione pugliese. Perfetto con i cavatelli con ragù di agnello, le braciole al sugo e la salsiccia al forno con pomodorini.
La Cantina di Ruvo di Puglia è un bel esempio di cooperazione che funziona e porta valore al suo territorio. La sua fondazione risale al 1960, quando 28 vignaioli decisero di unirsi per migliorare la loro forza contrattuale nella vendita delle uve, spesso acquistate da grandi gruppi nazionali. Questa unione segnò l'inizio di un percorso di crescita e trasformazione che, negli anni, ha portato la Cooperativa a evolversi da semplice produttrice di mosti a cantina capace di produrre vini imbottigliati di alta qualità. In questo percorso, il 2010 rappresenta una tappa fondamentale. In quell'anno, infatti, viene inaugurato un nuovo impianto enologico, progettato per lavorare le varietà autoctone pugliesi. I vigneti della cantina insistono su un territorio che abbraccia le province di Bari e Barletta-Andria-Trani, nel cuore della Puglia. La vicinanza del mare offre un microclima ideale per la viticoltura, grazie alle brezze marine che attenuano le alte temperature estive tipiche della zona. I vigneti sono coltivati con diverse tecniche tradizionali, tra cui l'alberello e la pergola pugliese. Tra i vitigni coltivati i pricipali autoctoni, come il Nero di Troia, il Primitivo e il Bombino Bianco. La denominazione storica della cooperativa, Cantina della Riforma Fondiaria, è alla base dell'acronimo CRIFO, con cui i vini della Cantina sono da sempre conosciuti. Oggi la Cantina può contare sulla collaborazione di oltre 400 soci che garantiscono una produzione annua che supera le 8.000 tonnellate di uva.
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